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Versione inglese di Jean-Marc Clément
Questo è il primo libro che tratta in modo esclusivo ed esaustivo il volo a vela dinamico sui pendii e sulle onde atmosferiche. Particolare attenzione viene data all'ancora poco conosciuto "salto idraulico" ("hydraulic jump", analogo atmosferico del "salto idraulico", di Giorgio Bidone/Torino, citato per la prima volta nel 1820), di cui vengono descritti in dettaglio l'origine, il riconoscimento e l'utilizzo in planata. Le attente osservazioni e analisi di fenomeni meteorologici apparentemente inspiegabili sono trasmesse grazie all'insaziabile curiosità scientifica dell'autore e a 56 anni di esperienza di volo internazionale, anche intercontinentale. È presente anche un ampio capitolo sull'uso appropriato dell'ossigeno supplementare per mantenere la vigilanza e la realizzazione in sicurezza di voli ad alta quota di più giorni.
Prefazione di Alvaro de Orleans-Borbón.
Introduzione/motto di Anne-Claude Dero.
Concezione: Pubblicata contemporaneamente in francese e in inglese, quest'opera, scritta in modo accattivante e riccamente illustrata, tratta le tecniche e i pericoli specifici del volo a vela in pendio e a onda, tenendo conto dei venti forti, delle brezze locali, delle convergenze, ecc. e si rivolge quindi a tutti i piloti di alianti (alpini) interessati che vogliono padroneggiare il vento in modo sicuro e abile. I voli record sugli Appalachi, effettuati esclusivamente in pendio e conosciuti fin dai resoconti di Karl Striediek, sono menzionati con tutti i loro pericoli e i rimedi per evitarli.
Vengono trattate tutte le teorie sulla formazione delle onde atmosferiche alte (Queney, Wurtele, Scorer), comprese le formazioni atipiche delle onde e il "salto idraulico alternato" (salto di Bidone), nonché l'accumulo di "aria di chiglia" su montagne e colline isolate. Inoltre, ci sono resoconti di piloti che sono sopravvissuti a situazioni e incidenti potenzialmente fatali, istruzioni su come applicare la "teoria della velocità impostata" in condizioni di vento forte, i limiti strutturali degli alianti utilizzati, nonché resoconti di piloti che si sono lanciati con il paracadute quando questi limiti sono stati superati.
Una discussione con un'analisi retrospettiva di tutti gli incidenti e i problemi medici ad alta quota che si sono verificati durante i voli alpini, nonché la loro prevenzione con l'uso precoce dell'erogatore di ossigeno a controllo intelligente EDS (con i suoi limiti finalmente studiati) completano l'opera. Non mancano commenti critici sulle idee ufficiali, in parte antiquate, dell'ultima aggiunta di ossigeno, in contrasto con le esperienze contrastanti degli autori già con l'ipossia lieve: il regolamento come ostacolo al "buon volo"!
Traduzione in inglese a cura del dottor Stephen Gibson, pilota di aliante britannico.
Contenuto: 304 pagine, 211 foto, 180 schemi/diagrammi a colori. Formato 21,5 x 28 cm, stampato su carta patinata semi-opaca ed ecologica da 150 g/m 2 , copertina in cartoncino da 400 g/m 2 e rivestita in pellicola con segnalibro a scomparsa.
Autore: Jean-Marie Clément, con l'assistenza del Dr. Heini Schaffner (respirazione in alta quota) e del Dr. Gilbert Bouteiller (medicina generale).





